VOCAZIONE D’AMORE.
Leggo un post di un ragazzo che ho conosciuto “di striscio” qualche anno fa in Trentino.
Si sente vivo, io credo, solo quando si sente utile nel mondo degli “ultimi”: quel popolo al quale nessuno lascia un’eredità di ricchezza. Usato, manipolato e depredato senza alcuna vergogna o alcun senso di rimorso. Vanno lasciati lì.
In questo luogo entrano alcune persone e si affiancano perchè leggono oltre il dolore, la speranza. E sono lì a porgere il fiammifero perchè si accenda la candela e possono fare un salto nel mondo delle vere opportunità.
Questo ragazzo è “un piccolo grande fiammiferaio”.
Leggo il suo scritto e penso: lui ha una VOCAZIONE D’AMORE. Lui ascolta la sua voce interiore e la coltiva, la rende viva ogni giorno con le parole, le azioni, ogni millimetro della sua carne.
Ognuno di noi ha la sua.
Quanti hanno però il coraggio di coltivarla?
Quanti hanno il coraggio di entrare nel proprio e personale mondo degli ultimi e accendere le candele, una per una, affrontando i mostri, i gironi dell’inferno e risalire su in cima, salutare Caronte e transitare con tutti gli insegnamenti tratti in Paradiso?
E se, ogni volta che incontri un mostro accendi la candela (agisci) e lui si scioglie lasciandoti la “sfera di una conoscenza e comprensione”?
Se questi famosi mostri fossero solo ombre giganti che “proteggono” la sfera fino a quando non sei davvero in grado di utilizzarla?
Come cambia allora il rapporto con essi!
Ma chi apre la strada?
Io credo, la VOCAZIONE D’AMORE, la voce integrata di cuore, mente e azione.
Interessante io già lo faccio a volte sento presenze negative in casa accendo una candela bianca e sento la presenza di qualcuno che mi protegge
Ottima abitudine