Celestino Natale ha il nome e cognome giusti. Un omone alto con un cuore che va oltre ogni corazza. Ha occhi intensi e sai che di lui puoi fidarti perché unisce la capacità di proteggere con quella di spingere verso la realizzazione dei sogni.
Mi ricorda John Coffey, il protagonista de Il miglio verde: lui mangiava il dolore delle persone e alleggerendole, le guariva. In un certo senso per stazza fisica e di cuore, lui è così.
Celestino come l’azzurro nel quale conduce le persone che accompagna e Natale come il dono di sé stesso che ogni giorno fa agli altri.
È un coach per sportivi, un DREAMAKER, ed un coordinatore di équipe che collabora con il Tribunale per i Minorenni.
Viaggia per l’Italia alla ricerca di sognatori. Conoscerlo? Un grande onore.
I sogni, lo sport e la cura: come li coniughi?
Da qualche anno lavoro con sportivi professionisti di varie discipline, dagli sport equestri al calcio al basket fino alla scherma.
Collaborare con loro è una sfida avvincente che mi porta a girare l’Italia e a conoscere sognatori.
Con i miei sportivi sono costantemente presente sia fisicamente che tramite internet (skype, whatsapp etc.) e affrontiamo insieme varie tematiche sia inerenti lo sport che praticano sia le loro attività fuori dall’agonismo.
In poche parole mi prendo cura di loro e dei loro sogni divertendoci a lavorare con le emozioni nella gestione dello stato e ad essere sempre più analitici e precisi nell’esaminare i dettagli delle prestazioni e dei miglioramenti da effettuare.
I risultati sono eccellenti e insieme si crea una relazione forte che ci aiuta ad affrontare nel miglior modo possibile tutti gli impegni di una stagione agonistica, sono sempre sicuri che io ci sono e con loro è la mia energia.
L’arma più forte che usi per aiutare i sognatori?
Il cuore è l’arma vincente, è un acceleratore, crea relazione, distruggi i muri e abbatte i limiti. Il cuore è come un caleidoscopio che colora e da forme nuove a tutto quello che vivi.
Diventare genitore è un’esperienza straordinaria. Accade da millenni ma è sempre una scoperta, una novità, uno slancio ad essere. Tu hai scelto di essere padre biologico e adottivo. Raccontaci la tua paternità
Sono padre di tre figli, il primo quello più abbronzato mi ha scelto e io ho scelto lui circa 8 anni fa e nell’ultimo anno mi ha reso nonno di una bambina magnifica.
Con Lui è nato tutto in strada vicino alla stazione. Per noi ha scelto il cuore, un pio di occhi con una fiammella troppo piccola ed un sorriso appena accennato. A pensarci adesso mi sembra che lui ci sia sempre stato, che la sua energia sia sempre stata nel mio destino.
E’ arrivato da me a casa quando mia moglie era incinta della principessina che adesso ha 8 anni. Per lei infatti lui è suo fratello senza se senza ma.
La piccola infatti è convinta di essere nata nera e poi diventata bianca con il passare del tempo, invece il cucciolo che oggi ha quasi 13 anni pregava con lui sul tappeto in una commistione di spiritualità che univa e li univa.
Quando dici “la sua energia è sempre stata nel mio destino” e “pregare con lui sul tappeto in una commistione di spiritualità che univa e li univa” si legge un forte senso di spiritualità. Che cos’è per te? In che modo ti aiuta ad essere un DREAMAKER COACH.
La spiritualità accompagna la mia vita e la guida così come la vita della mia famiglia. È un fonte a cui abbeverarsi, è un dono.
È come un faro in una giornata nebbiosa di Indica la strada giusta per rientrare sano in porto. Da valore a quello che vivo è soprattutto mi fa sentire vivo e appartenere ad un livello energetico superiore che ci unisce tutti.
Chi è un DRAMAKER? Perché hai scelto di chiamarti così?
Ho deciso di chiamarmi così per vari motivi: lavoro solo con persone che hanno voglia di fare la differenza, che comprendono che noi siamo sempre e comunque differenza. Ho voglia di vedere quella luce negli occhi che ci rende unici, do tutto me stesso affinché cresca e ci riempia.
Poi in una realtà che ci omologa io voglio rendere libere le persone donando loro le ali: le aiuto a vedere quanto è magico volare. A volte mi ripeto e ripeto che non è rischioso cambiare ma è molto più pericoloso restare così. Bisogna vivere quello che si vive in maniera totale e vera ma le persone spesso hanno bisogno di riscoprire strumenti e strategie che hanno dimenticato di avere.
Quando penso a te io rivivo il calore del tuo abbraccio. So che per te il CONTATTO è importante. Ce ne parli?
Il mio contatto date le mie dimensioni non è poi così tanto un CON TATTO ma è un abbraccio avvolgente tanto da toglierti il respiro, è un modo per condividere per alleggeriti e dirti che ci sono che tutto andrà per il meglio, che la vita è una figata incredibile.
Ho bisogno di sentire, di emozionarmi, di condividere, di sognare: e tutto ciò, per me che sono Terra, me lo dà il contatto.
Oltre ad essere un dreamaker coach, collabori con il Tribunale per i Minorenni. Racconta.
A volte penso di non essere stato mai altro, sin da ragazzo avevo una particolare dote nel comprendere quello che vivevo e quello che vivevano gli altri.
Questo mi ha portato prima in CRI e poi all’OFTAL a Lourdes a 14 anni con il treno bianco. Da 26 anni, con il ruolo di educatore e coordinatore educativo, coordino per conto del Tribunale per i Minorenni, diversi staff ed equipe che si occupano di minori che hanno commesso reati o con una serie difficoltà famigliari.
Adoro prendermi cura delle persone, ascoltarle, sentirle e lasciarle entrare. Mi fa gioire vedere i pezzi che piano piano prendono il loro posto e vederne uscire delle magnifiche visioni.
È la mia strada, è quello che mi fa star meglio, è quello che mi rende ogni giorno più forte e consapevole: mi capita così di vivere mille storie mille vite mille emozioni.
Quali sono i valori che ti ispirano?
I miei valori si arricchiscono costantemente con il tempo è sono quelli che poi mi trasformano e mi fanno evolvere.
I primi sono quelli ricevuti dai miei genitori da bambino come l’Onestà, il Rispetto e l’educazione, poi ne sono arrivati altri come la congruenza, la perseveranza, la crescita personale, l’amore sono questi ad altri che determinano i miei pensieri e le mie azioni e ovviamente quello che sono.
Quanto è importante per un uomo di Terra come te la parola?
La parola è fondamentale, è una carezza, a volte più energica e possente, è sussurrata come una folata di vento o forte come tuono di un fulmine.
La parola è vera. La parola è magica e ti proietta in altre dimensioni. È uno sherpa che ti guida e ti accompagna. La parola va curata e usata con cura rispettandone la forza e l’energia.
Dove ti possiamo seguire?
Sulla pagina Facebook DREAMAKER COACH e il mio nuovo profilo instagram.
In questi spazi promuovo il mio lavoro e condivido altre esperienze eccellenti e altre fonti di dibattito.
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