Come puoi migliorare la qualità della tua vita?
Quante volte te lo sei chiesto? Cosa hai fatto nel concreto per rispondere a questa domanda?
L’altro giorno ho saputo che una donna avvocato ha avuto un infarto. Ne parlo con un mio amico e scopro che il tasso di infarti tra i professionisti sta aumentando e che se questo è vero per gli uomini, per le donne sono in aumento i problemi legati alla tiroide.
Può il lavoro essere così stressante da non trovare il giusto tempo per se stessi? A cosa serve il lavoro se diventa una trappola?
Che posto occupano allora le Relazioni?
Bisogna interrogarsi su queste questioni perchè qualsiasi strumento utilizzeremo per migliorare la qualità della vita non funzionerà se non rivedremo noi stessi in tutti gli ambiti della quotidianità: famiglia, amicizia, lavoro, tempo libero.
Spesso scrivo di fare pulizia. Quando lo fai infatti ti rendi conto di cosa effettivamente è utile e cosa non lo è affatto. Grazie a questo processo si RESPIRA meglio.
La prima R quindi di cui voglio scrivere oggi è RESPIRA.
Atto involontario e necessario per la sopravvivenza, diventa potente quando lo usiamo in modo consapevole.
Esistono diverse tecniche. Io credo di averle provate tutte e di averne tratto un grande beneficio.
La più semplice è quella di mettersi in posizione seduta. Mano sul diaframma, occhi chiusi. Si inspira con il naso e si espira con la bocca. La pancia deve gonfiarsi e sgonfiarsi come fosse un palloncino. Io in genere ne faccio dieci, facendo attenzione che l’espirazione duri più dell’inspirazione. Per far questo all’inizio contavo: se quest’ultima dura 5 secondi, la prima dura 8 secondi al meno. Tra i due atti, trattengo il respiro 3/4 secondi.
Questo semplice esercizio abbassa il livello di ansia.
Io consiglio di farlo tutti i giorni. Farlo diventare un’abitudine aiuta nei momenti di picco dell’ansia a gestirla meglio. Per giocare una partita di pallone, bisogna allenarsi. L’allenamento permette di arrivare in campo preparati e capaci di gestire tutta l’emotività che entrerà in gioco durante la partita.
Il concetto è lo stesso: se vuoi gestire l’ansia quando arriva, preparati prima!
Ansia e stress sono legati l’uno all’altro e incidono fortemente sulla salute. Respirare con consapevolezza aiuta.
C’entra la parola? Io ce la metto . 🙂
Infatti, quando inspiro mi ripeto una parola di ispirazione, magari quella pescata la mattina dal mio contenitore. La trattengo per tre secondi con il respiro e poi la lascio andare con l’espirazione e ricomincio.
È questo un modo per stare nella parola.
riflessione estremamente interessante Angelina. Siamo vissuti dalla vita e non viviamo. Ogni cosa che “facciamo”, quindi è aldifuori di noi è più importante di noi stessi.
Se ti fermi a respirare, la prima volta ti sembrerà di morire e non di vivere..perchè di solito non lo fai.
Grazie anche per la tua attenzione alla parola di ispirazione. Farò come te da domani mattina.
E si, all’inizio respirare con consapevolezza stordisce un pò. Poi ti rendi conto che è una pratica fondamentale per poter restare presenti e come scrivi tu non essere vissuti dalla vita. Grazie per questo tuo feedback. 🙂